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Qual è per te, il valore di un’ora senza colui che ami?
Pazzia. Insanità mentale, il sentirsi totalmente fuori luogo. Senza tempo, senza spazio. Nessuna cosa combacia, niente ha un senso. Vorrei trovarlo ma senza poterlo guardare negli occhi, non ho le parole per farlo. Il foglio resta bianco, il cuore batte a rilento. Sono morta? Vivo ancora ma non ne ho la prova. Rivederlo è un dolce sussulto al cuore, una lunga poesia, un sorriso che dura un’eternità. Una bellissima canzone d’amore, un prato fiorito, un cielo splendido senza nuvole. E lo amo come se non avessi amato mai. C’è qualcosa che mi lega profondamente a lui. Qualcosa che stiamo costruendo assieme e ne sono fiera, sono felice. Un’ora senza lui è come morire ma avere la possibilità di vederlo mi fa rinascere ancora.
Tutti i dubbi vengono a galla
l’angoscia sale
e le mani tremano.
Cerco di avvicinarmi a te
giorno dopo giorno
passo dopo passo
senza fare rumore.
Intanto ascolto quella canzone
che mi lega a te
così profondamente
che mi scalda i sensi.
Guardo il cielo
e ci spero ancora.
Forse è meglio non illudersi
forse è meglio darci un taglio
forse è meglio che io ti dimentichi.
Ma come si fa a dimenticare
un così dolce angelo?
[ a r i a d n e ]
Carissimo Xander,
( perché ieri ho scritto “solamente” caro? )
il mio alter ego parlava per me nell’ultima lettera.
Stamattina i demoni sono venuti a riscuotere il bottino in modo molto fiero.
Ieri notte mi hanno picchiata a sangue e ne porto ancora i segni.
Labbra che tremano, occhi gonfi.
Questa mattina mi sono svegliata con l’odore consueto di caffé ed una canzone del tuo cantante preferito nella mente.
Qual é? Non lo sapranno mai.
Perche quella canzone é nostra.
Condividerla sarebbe uno spreco.
Potrebbero travisare, cambiarne il significato, potrebbero rovinarne l’atmosfera.
Credo che uscirò per prendere una boccata d’aria.
Per sempre tua,
A r i a d n e
Lei e la musica.
Attorno, i bambini che giocano, le persone che vanno e vengono.
Tutto si ferma per un istante.
Di fronte ai suoi occhi, il mare.
Con la musica ci si avvicina ai sogni perduti.
Immagina una barca su quella distesa azzurra con un bambino a bordo.
Il suo sguardo é stupito mentre il padre rema tranquillo.
Finita la melodia, la barca scompare.
Dissolta nel nulla, come fumo.
Rimane solamente l’eco portato dal vento.
Quel bambino chiamava il mio nome.
{ Moody; }