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Che cos’è che ci stringe il cuore? Quale forza terrestre ci permette di volare via con il pensiero, volare via con tutti i problemi dietro le spalle consapevoli che prima o poi torneranno. Non adesso. Hai trovato il tuo momento di silenzio, un silenzio in cui si può meditare e gioire. Piangere e gridare. Se prima era buio, ora è pura luce. All’inizio fioca e pian piano diventa sempre più accecante. Socchiudi gli occhi per poter ritrovare davanti a te, l’immagine di te stesso in un manto puro e candido. La tua giovinezza. L’immagine cambia, il manto e nero. Il perdersi e non ritrovarsi. Restare nell’ombra. La mente plagiata, i pensieri appassiti come margherite morte. Si colora di rosso il cielo, le gocce sono troppo grandi. Questa pioggia somiglia al sangue, sangue al posto delle lacrime.

Io ho trovato quel manto azzurro, il mio colore. Ho ritrovato me stessa senza lasciarmi condizionare, senza imitare nessun altro. Non ho mai smesso di sorridere, non sono mai partita. Se l’avessi fatto sarei ritornata per certo. Ho trovato una persona che riesce a farmi sentire bella come non mai. Ho affrontato periodi della mia vita in cui volevo sparire ma lo ammetto, lo penso tutt’ora a tratti. Ho trovato l’amore, quello che ti sporca quella tavolozza nuda di colori vivaci. Colori che non potresti mai trovare altrove. Ho riscoperto il gusto delle lunghe passeggiate per ritornare a casa, dopo un caffè con la mia migliore amica. La musica sparata negli orecchi, l’incertezza nelle dita per cambiare canzone. Quella canzone che ti rispecchia. Quella canzone sempre presente nella tua playlist, non smetti mai di ascoltarla. Nonostante tutto, posso dire di avercela fatta. Ho dato un taglio ad inutili preoccupazioni, ho allontanato presenze negative. Ho offerto un sorriso a tutti, anche a chi non lo meritava. Ho sbattuto porte in faccia e lo farò ancora. Arrivata a questo punto, no, non ho rimpianti. Posso finalmente dire: sono felice come mai nella mia vita.

Per una volta mi sento in dovere di scrivere. Non in rima, non con belle parole, ma con parole aspre che potrebbero ferire solamente me stessa. Ora o mai più: voglio ricordare questo giorno come una delle piccole svolte che ho deciso di dare alla mia vita al fine di non sentirmi usata, sfruttata o per giunta, presa in giro. Mi sento profondamente delusa da chi conobbi e pensai fosse una bella persona. In realtà, si è dimostrato l’esatto contrario.

Ognuno si mostra per ciò che è alla fine.

Tutti lo faranno presto o tardi. ”

 

Ti ritrovi in quelle tipiche situazioni in cui non sai se dare una seconda possibilità, sperando che qualcosa nel frattempo cambi oppure mollare tutto. Sono vicina alla seconda opzione. Il bello di questa storiella è che non è la prima volta che capita. Ho un magnete per le situazioni complicate, io. Ho un’attrazione verso coloro che escono da una storia difficile e, chissà per quale assurdo motivo, non si vogliono legare. Riuscirò per una volta, a trovare una persona che sia sana di mente e sana di cuore sopratutto? Che poi si sa; queste piccole scappatelle son fatte solo di sesso e nulla più. Nel mio caso, metto in gioco tutto. I sentimenti, basilarmente. Non so mai come uscirne fuori ed è una condanna per chi spera in una storia sensata. Rimani schiavo/a di un ricordo che resta indelebile nelle vene, negli occhi e sulla pelle. Sento ancora il gusto amaro sulle labbra e ci vorrà tanto prima che possa sparire. Non voglio esser salvata. Chiedere aiuto non è da me; è una delle tante vicissitudini che dovrò affrontare e superare da sola anche se potrei allontanare tante care persone. La rabbia ci fa diventare selvatici e indomabili. Solo noi possiamo sapere quando tutto si placherà.

 

A r c a d i a

the song.

Posso sentire quel vuoto che hai lasciato, nei meandri più profondi del mio cuore.

Ascolto il suo eco.

Scuoto la testa.

“ No, non voglio udirlo più di pochi secondi. ”

Mi fa male tutto questo.

Tutta questa distanza, questo silenzio insormontabile.

Il mio cuore è in gabbia.

Tutto ad un tratto mi sento come un piccolo usignolo, incapace di volare e di cantare.

Non sento più quella forza cha prima riusciva a guidarmi.

La solitudine diverrà, infine, la mia rovina.

Il principio della mia catastrofe.

[ a r i a d n e ]

Xander, 

risparmio ogni gesto di gentilezza nei tuoi confronti.

Non sono cattiva, sono solamente più razionale e seria.

Dovrei maledirti?

Non ho bisogno di farlo.

Non necessito nemmeno di bambole voodoo di pezza per poterti far male.

Per farti provare metà di ciò che provo io.

La tua indifferenza mi divide in due.

Ogni cosa ha il suo opposto.

Sentimento e rimpianto.

Passione e rassegnazione.

Felicità e sconforto.

 

Ora ho davvero bisogno della chiave del mio cuore per ritrovare me stessa.

Chiederò aiuto altrove, non a te.

Forse ad Hermes, Dio della ragione.

Almeno qualcosa sarà salvabile.

 

Con affetto,

A r i a d n e

Xander,

questa volta l’alter ego non c’entra nulla.

Sono stanca.

Stanca di me, stanca di te.

Dei tuoi assurdi ed interminabili silenzi, della tua iridescente figura che si para davanti ai miei occhi; mi incanta e mi fa star male.

Bastardo.

Ti permisi di bloccare il tempo per poterti vivere di più ed invece, scappi via.

Mi rubi e voli via leggero, senza rimpianti.

Osservo la scia che piano piano scompare nel manto blunotte.

Non c’é un sorriso, né felicità sulle labbra rosa.

Ti sto lasciando andare.

Ti lascio andare via da me. 

Anche se sò, che attenderò il tuo ritorno ovunque io sia.

 

Con affetto,

A r i a d n e

Arcadia, sono io.
In arte, Fabiola.
Qui troverete le mie paranoie, delusioni, attimi di dolcezza e aspra malinconia.
Mi piace sognare ad occhi aperti, lo faccio sempre.
Ma cosa mi rimane? Solo un triste ricordo.
Allora scrivo, per incastonare quei momenti e fare di loro, qualcosa di concreto.
Qualcosa che io possa ricordare.
Spero apprezzerete i miei piccoli "scritti".
Un grande abbraccio.

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